DISLESSIA E DIDATTICA
Settembre 12, 2020DISTURBI PSICOMOTORI FUNZIONALI E MODALITÀ DI ATTACCAMENTO INFANTILE
Dicembre 8, 2020COSA SI NASCONDE DIETRO UNA GOFFAGGINE, UN PROBLEMA DI COMPORTAMENTO E UN PROBLEMA DI LINGUAGGIO DI UN BAMBINO?
✔️ DIETRO UNA GOFFAGGINE⁉️👉“Mio figlio si stanca facilmente e si ferma quando succhia il latte dal seno, preferisce alcune consistenze particolari di cibo, manifesta una frequente salivazione con tendenza a tenere la bocca aperta, fatica nei passaggi posturali, ha una ritardo nella deambulazione, è impacciato nei movimenti e a livello coordinativo, ogni cosa che tocca la rompe o la fa cadere, non riesce a impugnare bene le posate o la matita, non è capace di afferrare una palla di normali dimensioni con le mani ma spesso la afferra con gli avambracci supinati e dopo vari tentativi, non ha una idonea percezione del proprio corpo e non sa quanta distanza intercorre tra il proprio corpo e altri oggetti: per tale ragione cade di frequente, inciampa o sbatte contro i mobili o le persone, non riesce a capire come posizionare il proprio corpo per infilarsi la giacca o le scarpe e per pianificare un’azione, quando salta perde l’equilibrio o stacca poco i piedi da terra, ha paura delle altezze e dei giochi come scivolo e altalene”
✔️DIETRO UN PROBLEMA DI COMPORTAMENTO⁉️ 👉“Mio figlio è ipercinetico (non sta mai fermo), è in continua agitazione ed è irrequieto, sembra come “mosso da un motore”, interrompe gli altri quando parlano, non ascolta e sembra avere la testa tra le nuvole, sembra apparentemente “pigro e svogliato” (ma non si tratta di cattiva educazione da parte dei famigliari o di un atteggiamento volontario del bambino, piuttosto di qualcosa che sta accadendo all’interno del suo sistema nervoso non visibile ai nostri occhi e che raramente consideriamo come un vero e proprio “segnale d’allerta” per poter intervenire precocemente), passa da un gioco o compito all’altro senza mai portarlo a termine, fa fatica a concentrarsi e non riesce a seguire un discorso/una domanda/un cartone, non rispetta le regole e non tollera i tempi di attesa, non pensa prima di agire finendo spesso “nei guai”, ha atteggiamenti controllanti e da leader verso i suoi pari, vuole imporre le sue idee, non tollera i rimproveri e le frustrazioni adottando atteggiamenti aggressivi o oppositivi”
✔️DIETRO UN PROBLEMA DI LINGUAGGIO⁉️👉 “Mio figlio manifesta un’assenza del gesto deittico – non indica per richiedere un oggetto desiderato, non condivide con il caregiver l’attenzione e l’emozione verso un gioco (l’attenzione condivisa – guardare insieme, verso – una persona, un oggetto o un evento rappresenta un importante requisito per il normale sviluppo cognitivo del bambino, in particolare per lo sviluppo del linguaggio, per lo sviluppo delle abilità relazionali e per la capacità di comprendere il punto di vista dell’altro. Questa abilità si realizza tramite la condivisione dello sguardo o di un gesto che permette di stabilire, mantenere e dirigere l’attenzione), vi è un’assenza del gioco simbolico tra i 18 e 24 mesi (il gioco simbolico è una modalità di gioco in cui il bambino rappresenta, attraverso il materiale che ha a disposizione, qualcosa che non è presente realmente e permette al bambino di fare un’esperienza creativa, simbolica, motoria e sensoriale. Durante questa modalità di gioco, i bambini non stanno “imitando” qualcuno o qualcosa, ma stanno “interpretando” a loro piacimento una storia. Proprio per questo motivo, il gioco simbolico diventa un modo per esprimere la sfera affettiva, emotiva e relazionale del bambino e per arricchire il proprio lessico), un’assenza della lallazione e un ritardo di linguaggio manifestando, a circa 2 anni, un vocabolario di sole 20 parole (sebbene la lallazione inizi molto prima, di solito intorno agli 8-9 mesi, lo sviluppo del linguaggio vero e proprio, in cui il bambino prova a chiamare oggetti e persone associandoli a un nome, è successivo e si verifica, generalmente, tra i 13 e i 18 mesi. Di solito intorno ai 24 mesi il bambino ha sviluppato un vocabolario di circa 100 parole, ma è intorno ai 30 mesi che inizia a comporre vere e proprie frasi di più di due parole), non riesce a farsi comprendere comunicando solo attraverso i gesti e va in frustrazione, adottando di conseguenza atteggiamenti oppositivi o di pianto inconsolabile”
✅Bene!, Se notate alcuni o molti di questi accurati SEGNI E SINTOMI CHE VI ABBIAMO ELENCATO, NON CI STANCHEREMO MAI DI RIPETERE DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE AL FINE DI EVITARE RIPERCUSSIONI SIGNIFICATIVE SU TUTTO LO SVILUPPO DEL BAMBINO, da quello MOTORIO a quello AFFETTIVO-RELAZIONALE, EMOTIVO, COGNITIVO‼️
⚠️⚠️ PERTANTO, VI INVITIAMO A UTILIZZARE GLI STRUMENTI VALUTATIVI FUNZIONALI©️ DA NOI REALIZZATI (e che stiamo diffondendo non solo tra i professionisti ma anche tra gli insegnanti) CHE VI PERMETTERANNO DI SEGNALARE ED EVIDENZIARE PRECOCEMENTE ALCUNI ASPETTI MOTORIO-PRASSICI, COMPORTAMENTALI O COGNITIVI/SCOLASTICI DISFUNZIONALI, OVVERO NON IN LINEA CON L’ETÀ CRONOLOGICA DEL BAMBINO, CREATI APPOSITAMENTE E ACCURATAMENTE PER METTERE IN LUCE DISFUNZIONI QUALITATIVE (CHE ALTRIMENTI, CON I SOLI TEST QUANTITATIVI STANDARDIZZATI, NON EMERGEREBBERO!).
(Articolo a cura della Dott.ssa Francesca Tabellione, tnpee- docente presso enti accreditati, specializzata in neuropedagogia dei processi cognitivi e psicomotricità neurofunzionale, terapista itard)