L’IMPORTANZA DEL CORSIVO: COLLEGAMENTO TRA MANO E CERVELLO
Novembre 14, 2019I problemi sensoriali rappresentano un fattore che caratterizza i Disturbi dello Spettro Autistico.
Un rumore o un tocco improvviso possono scatenare una reazione di paura o disagio nelle persone con disturbi dello spettro autistico.
Questa ipersensibilità, si pensa sia dovuta ad alterazioni della conformazione e della attività cerebrale.
Circa il 90% delle persone con disturbi dello spettro autistico, tuttavia, manifesta una alterata sensibilità agli stimoli sensoriali (visivi, uditivi, tattili).
I ricercatori dell’Università di Trento hanno trovato nel cervello di topi che, similmente alle persone autistiche, mostrano una ipersensibilità agli stimoli tattili due peculiarità: una ridotta connettività della corteccia somatosensoriale, l’area del cervello che riceve ed elabora questi stimoli, e una forte attivazione dell’amigdala, regione cerebrale tipicamente coinvolta nelle risposte di paura.
I sistemi sensoriali di cui siamo forniti ci permettono di acquisire le informazioni necessarie per agire, interagire e comprendere il mondo esterno e sono alla base dell’apprendimento.
Le difficoltà delle persone autistiche ad inserirsi nel mondo potrebbero pertanto essere ascritte a sovra e sotto/sovra stimolazioni dei vari sistemi sensoriali (per es. un suono debole avvertito con particolare intensità o un tocco, una carezza sperimentati come la pressione esercitata da carta vetrata). Da qui discende la frase di Temple Grandin (2002), (una persona autistica ad alto funzionamento, che insegna Scienze del comportamento animale all’Università del Colorado e progetta attrezzature per la zootecnia): “le persone con gravi problemi sensoriali hanno enormi difficoltà a comprendere come sia la realtà” .
Sono implicati tutti i cinque sensi: vista, udito, tatto, olfatto, gusto e la sensibilità cinestesica e propriocettiva.
Esistono delle differenze individuali nella gamma e nella severità di questi problemi, tuttavia le principali anormalità possono essere sintetizzate nel seguente modo:
– ipo e ipersensibilità agli stimoli ambientali che spesso fluttua tra i due poli; tali stimoli possono essere di natura uditiva, olfattiva e tattile. Conseguentemente una persona autistica può annusare, ricercare il contatto in maniera eccessiva, fino all’autolesione, oppure può rifiutare le fonti di rumori, di odori e di contatti.
TATTO
Il senso del tatto può essere caratterizzato da estrema sensibilità, ma allo stesso tempo può essere utilizzato in maniera più efficace di altri sensi per percepire il mondo esterno.
Rientra in questo ambito tutta la problematica relativa al contatto fisico di cui si è accennato in precedenza.
T. Grandin riferisce che lei, come altre persone affette da autismo, ha una pelle estremamente sensibile e questo le rende difficile tollerare le sensazioni derivanti dai vestiti appena indossati e abituarsi a questi, soprattutto se non sono realizzati in tessuti morbidi.
Alcuni non hanno consapevolezza dei loro confini corporei, cioè non riescono a capire dove finisce il loro corpo e dove comincia il mondo esterno; Donna Williams, ad esempio, racconta che riusciva a percepire solo una parte del proprio corpo per volta e che si dava colpi per capire dove fossero i propri confini corporei. Infatti, sono frequenti i comportamenti autolesionistici, come mordersi o colpirsi la testa, forse in parte ascrivibili a questa inadeguata percezione corporea, in parte legati a una ridotta sensibilità al dolore.
IPO-TATTO:
–non si accorgono del dolore
–autoagressione
–svolgono attività ripetitive
IPER-TATTO:
–riufiutano il contatto
–sono infastiditi dai vestiti
–non accettano la variazione caldo/freddo,
–hanno atteggiamenti delicati
UDITO
Generalmente i suoni che disturbano maggiormente le persone autistiche sono striduli ed acuti come quelli prodotti da frullatori, aspirapolvere, trapani elettrici, seghe, ecc.
Alcune persone non tollerano i rumori della quotidianità; per qualcuno può essere insopportabile persino il rumore della pioggia o del sangue che scorre nelle proprie vene.
Naturalmente esistono differenze individuali e un suono che disturba una persona può essere piacevole per un’altra.
Inoltre è ipotizzabile che i problemi uditivi di comprensione possano essere alla base dei problemi di linguaggio.
IPO-UDITO:
–sbattono gli oggetti violentemente
–gridano
–appoggiano l’orecchio a superfici vibranti
–fanno costantemente scorrere l’acqua
–sbattono le porte
IPER- UDITO:
–sopportano il rumore che provocano loro stessi, ma si allontanano da rumori esterni
–hanno un sonno leggero
–percepiscono suoni che noi nn percepiamo
VISTA
La vista può ugualmente prestarsi a distorsioni percettive.
Alcuni possono essere attratti da un certo tipo di colori, da oggetti in movimento, da particolari forme, mentre altri possono esserne spaventati.
Alcuni si comportano come se fossero ciechi quando si trovano in luoghi sconosciuti, altri hanno momenti in cui vedono tutto bianco o tutto nero, altri ancora manifestano problemi nella percezione dell’illuminazione fluorescente.
Inoltre, si riscontrano difficoltà nello stabilire il contatto oculare o nel riconoscere le espressioni facciali e tale limite sembra ascrivibile a specifici deficit funzionali in un’area cerebrale (area fusiforme lobo temporo – ventrale), e ha importanti implicazioni in ambito sociale.
IPO-VISIONE:
–si dondolano
–sono attratti da fonti luminose
.-hanno paura dell’altezza, profondita, gallerie e sono terrorrizzato dalla velocità
–fanno ruotare gli oggetti
–sono affascinati dagli specchi
IPER-VISIONE:
–possono passare ore a togliere pelucchi dalla maglia
–possono passare ore a vedere una goccia di saliva tra le mani
OLFATTO E GUSTO
Le persone autistiche amano annusare gli oggetti e sembra che traggano informazioni attendibili sull’ambiente.
Molti hanno problemi con l’alimentazione perché mangiano solo alcuni tipi di cibo e non altri. Tutto ciò può essere collegato al fatto che non tollerano la consistenza, l’odore, il sapore o il suono di certi cibi in bocca.
IPO-GUSTO:
–mangiano e bevono sostanze dannose
–portano tutto alla bocca
IPER-GUSTO:
–allontanano il cibo
–detestano le bevande gassate.
La ricerca scientifica sul tema, nel mondo, va avanti, ma ad oggi non esiste una cura che possa “guarire” una persona autistica, né si conoscono con precisione tutte le cause di questo disturbo.
Diagnosticare l’autismo il prima possibile è vitale per poter intervenire al più presto con un insieme di terapie che, pur non potendo essere risolutive, aiutino il bambino a imparare – almeno in parte, almeno per l’indispensabile – a fare quello che il disturbo gli impedisce: interagire coi suoi simili.
Dott.ssa ERIKA D’ANTONIO
Dott.ssa FRANCESCA TABELLIONE
Neuropsicomotriciste dell’età evolutiva
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Ottimo